Varianti in corso d’opera: i documenti da inviare all’ANAC
L’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione, comunica quale debba essere la documentazione da consegnare in caso di varianti in corso d’opera. L’obbligo si riferisce alla varianti approvate a partire dal 25 Giugno 2014, data di entrata in vigore del DL 90/2014 riguardante la soppressione dell’AVCP con subentro dell’ANAC.
L’ANAC ha chiarito che le Stazioni appaltanti, per ciascuna variante in corso d’opera nell’ambito della realizzazione di opere pubbliche, devono trasmettere: il quadro comparativo di variante, l’atto di validazione, la relazione del responsabile del procedimento e il provvedimento definitivo di approvazione. Inoltre, le Stazioni appaltanti devono essere disponibili ad arricchire la documentazione progettuale, qualora l’Autorità lo richieda, e deve essere sempre indicato il numero di Codice Identificativo di Gara (CIG).
La documentazione richiesta deve essere inviata a protocollo@pec.avcp.it entro 30 giorni dall’approvazione delle modifiche, effettuata dalla Stazione appaltante. Se si decidesse di ricorrere alla posta ordinaria, allora l’indirizzo è “Autorità Nazionale Anticorruzione – Via di Ripetta, 246 – 00186 Roma”.
Se si volessero poi accelerare i tempi, si potrebbe riportare nell’oggetto “Trasmissione all’A.N.AC. delle varianti in corso d’opera ex art.37 del D.L.n.90/2014 – cig.appalto n…”.