Rottami di rame: nuovi criteri “End of Waste”
Il Regolamento UE N. 715/2013 della Commissione Europea, emanato il 25 Luglio 2013 ed entrato in vigore il 15 agosto 2013 (applicabile a partire dal 1° gennaio 2014), definisce i requisiti necessari per determinare quando i rottami di rame, cessano di essere considerati rifiuti e, mediante la definizione di corrette procedure di riciclo e recupero, creare le condizioni per la produzione di rottami di rame privi di pericolosità e sufficientemente esenti da metalli diversi dal rame e da composti non metallici.
Trattasi del terzo Regolamento UE “End of Waste”, dopo il Regolamento 333/2011/UE sui rottami ferrosi (applicabile dal 9 ottobre 2011) e il regolamento 1179/2012/UE sui rottami vetrosi (applicabile dall’ 11 giugno 2013).
I principali elementi che le imprese di recupero dei rottami di rame devono soddisfare sono:
• l’adozione di un Sistema di Gestione;
• la redazione di una Dichiarazione di Conformità.
Il Sistema di Gestione, atto a dimostrare la conformità ai criteri previsti dal Regolamento Comunitario, deve essere verificato ogni 3 anni da un Organismo Terzo Indipendente. La Dichiarazione di Conformità è il documento che attesta che i rottami, per la prima volta, cessano di essere rifiuti. Deve essere stilata per ogni lotto di rottami, e deve essere trasmessa dal produttore (cioè chi ne effettua la trasformazione) al detentore successivo dei rottami che, da questo momento in poi , non saranno più classificati come rifiuti.
Risulta evidente che l’obiettivo del Regolamento è quello di dare una regola a livello comunitario in modo da rendere il più omogeneo possibile il settore del recupero dei rottami di rame, oggi particolarmente remunerativo.
ASACERT, in qualità di Organismo di certificazione accreditato ACCREDIA, è tra gli Organismi che possono rilasciare l’Attestazione che dichiara che il Sistema di Gestione Aziendale, predisposto ai sensi del regolamento UE N. 715/2013, sia conforme ai requisiti dello stesso. Il processo di verifica prevede la visita presso i siti/uffici delle imprese richiedenti l’attestazione