A breve la Riforma del Codice degli Appalti
La riforma degli appalti potrebbe essere elaborata a partire da lunedì 21 luglio, come è stato annunciato da Riccardo Nencini, Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti.
Il punto di partenza per l’elaborazione della riforma, secondo Nencini, sono le opere incompiute, dato che sono stati rilevati circa 600 cantieri fermi, numero non molto attendibile considerando che non tutte le Amministrazioni hanno comunicato un elenco completo.
Altro punto da non sottovalutare è la ridefinizione del Titolo V della Costituzione, secondo cui si avrebbe il passaggio di molti ambiti di lavoro sotto la competenza dello Stato, così da ridurre i tempi e i costi per la realizzazione delle opere.
Se da un altro la semplificazione delle norme attualmente in vigore trova molti consensi dall’altro lato emerge la necessità di riscrivere totalmente la materia improntandola alla trasparenza e rapidità, considerando che allo stato attuale in Italia sono presenti molte norme e altrettanti controllori che si sovrappongono.
Dovendo enunciare anche gli elementi di disaccordo, Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente della Camera, esprime il suo disappunto verso la decisione di inserire la riforma all’interno della Legge comunitaria, essendo questa generica e trattando tanti altri temi. Ha poi aggiunto che questa riforma deve essere il punto di partenza di una progettazione di qualità, evitando deroghe e procedure straordinarie utilizzate troppo spesso e troppo spesso fonte di corruzione.