Nuova direttiva comunitaria sui lavori pubblici
L’approvazione e la pubblicazione della nuova direttiva comunitaria sui lavori pubblici rappresenta una significativa opportunità per una revisione globale del quadro normativo del settore dei lavori pubblici, ormai frammentato da una serie di interventi legislativi che hanno privato sia il Codice dei Contratti (D.Lgs 163/06) sia il Regolamento di attuazione (DPR N. 207/10) dei loro contenuti originari.
La nuova direttiva si esprime in merito all’eliminazione delle regole attuali che ostacolano l’accesso alle gare ad alcuni professionisti, al rilancio del concorso di progettazione, alla riduzione dei ribassi eccessivi negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria con la procedura del prezzo più basso, alla garanzia di maggiore trasparenza nelle gare per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria, allo snellimento delle procedure per l’accesso ai finanziamenti.
La Rete delle Professioni Tecniche PAT, grazie al contributo delle professioni che rappresenta, segnala dieci obiettivi da raggiungere nella definizione del nuovo quadro normativo sui lavori pubblici:
- Aprire il mercato dei lavori pubblici, andando a rimuovere le vigenti regole che non consentono l’accesso alle gare ai professionisti, che non abbiano strutture professionali di rilevanti dimensioni, con un numero notevole di dipendenti e con fatturati consistenti;
- Rilanciare il concorso di progettazione, come strumento di selezione negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, basato sulla qualità della prestazione professionale e non sul fatturato, ribasso o curriculum del professionista;
- Promuovere un affidamento dei servizi di architettura e ingegneria ai liberi professionisti più veloce e facile, rilanciando il fondo di rotazione per l’attingimento delle risorse;
- Ridurre i ribassi eccessivi negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria con la procedura del prezzo più basso per garantire maggiore qualità delle prestazioni professionali;
- Garantire maggiore trasparenza nelle gare per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria attraverso procedure di selezione, come il concorso di progettazione o l’offerta economicamente più vantaggiosa, con giurie miste (stazione appaltante/professionisti) scelte dopo un sorteggio pubblico. Si dovranno anche assicurare regole certe per il calcolo dell’importo da impostare come base di gara;
- Ridurre il ricorso all’appalto integrato per i lavori pubblici, modificando il ruolo dei professionisti;
- Definire compiutamente il termine “opera pubblica”, precisando i casi in cui si applica il Codice dei contratti;
- Snellire le procedure per l’accesso ai finanziamenti per poter favorire una maggiore partecipazione delle Amministrazioni Pubbliche ai bandi finanziati con fondi strutturali europei;
- Rilanciare la procedura del Project Financing, in modo da coinvolgere i privati in un processo condiviso di rigenerazione urbana sostenibile;
- Istituire e finanziare un fondo di rotazione per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria.
Il “Primo Contributo per la definizione di un nuovo quadro normativo per il settore dei lavori pubblici, in recepimento della Direttiva n° 2014/24/UE” è il documento condiviso dal Tavolo Tecnico “Lavori Pubblici” della RPT nella seduta del 7 Gennaio 2015. Tale documento, che ha integralmente recepito i contributi offerti dal tavolo della Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti PPC, costituirà uno strumento di confronto tra le Professioni Tecniche, Governo e Parlamento nel processo di revisione del quadro normativo del settore dei lavori pubblici, in recepimento della nuova direttiva appalti n° 2014/24/UE.